“Si resti arrinesci” in tutta la Sicilia giornata di cura dei territori
Si è conclusa la giornata di riqualificazione e pulizia nei comuni siciliani. Dopo la grande manifestazione del 25 ottobre e le numerose iniziative di presentazione della campagna, “Si Resti Arrinesci” ha lanciato per oggi, domenica 1 Dicembre, una giornata di cura dei territori siciliani. Un’iniziativa che si è svolta e ha coinvolto contemporaneamente decine di comuni.
Dalle 10 di stamattina in decine di comuni dell’Isola si è svolta la Giornata regionale di cura dei territori siciliani. Da Trapani a Messina, da Palermo a Catania, passando per le Madonie, sino ad arrivare in provincia di Ragusa e ad Agrigento. Tantissimi siciliani e siciliane hanno indossato guanti e imbracciato sacchi e rastrelli per prendersi cura di un pezzo della città in cui vivono. Parchi, spiagge e ville comunali abbandonate all’incuria dalle istituzioni, contemporaneamente in tutta la regione, sono state riqualificate.
Palermo. Si sono dati appuntamento all’Eco Museo del Mare per dirigersi alla foce del Fiume Oreto, luogo simbolo della città ma sempre stracolmo di ogni sorta. L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune e ha visto la partecipazione di molte associazioni che operano nel territorio.
Catania. È stata riqualificata la spiaggia libera n°1 di viale Kennedy. Una spiaggia della città che a stento viene pulita nei mesi estivi e che necessità di particolare attenzione. Un luogo splendido di cui pochi si prendono cura.
Messina. La scelta è ricaduta sulla spiaggia di Maregrosso. Una spiaggia in pieno centro città, alle spalle della stazione centrale che in questo momento è una vera e propria discarica a cielo aperto. Un luogo da cui è possibile ammirare lo splendido panorama dello stretto ma che necessiterebbe di un adeguato intervento di bonifica. Hanno partecipato alla riqualificazione i ragazzi dell’associazione Puli-AMO Messina.
Ragusa. A Ragusa si è svolta una iniziativa di piantumazione con la collaborazione di Kanimmanira Bush Craft, Antica Trasversale Sicula, BLM. All’interno di un magnifico boschetto sono state piantate delle querce.
Madonie. Con la partecipazione dell’associazione cittadinanza Attiva e con il patrocinio dei Comuni di Petralia Soprana e Petralia Sottana si è svolta la pulizia di un’area di Piano Battaglia.
Bagheria. I ragazzi del comitato giovane Baarìa hanno ripulito una piazza comunale.
Belmonete Mezzagno. Anche qui con il patrocinio del Comune e la partecipazione dell’associazione Arpif- Radici per il Futuro si è ripulita la villa comunale Madre Teresa di Calcutta.
Trapani. Riqualificata la meravigliosa piazzetta del Tramonto.
Mazara del Vallo. È stata effettuata la pulizia all’interno della Casbah, il rinomato quartiere arabo parte integrante dell’identità cittadina.
Partanna. Sempre con il patrocinio del comune e dell’associazione EcoPartanna studenti e cittadinanza attiva sono impegnati nella pulizia di Viale Papa Giovanni XXIII e nella riqualifica del parco giovani di Largo Melchiorre Scalia.
Canicattì (AG). Si è ripristinata l’area del parcheggio lungo la via Santuario Padre Gioacchino.
Aragona (AG). Con la collaborazione dei giovani di Facilmente si sta stanno ripulendo le aiuole comunali vuote e piantando alberi di agrumi dando ad ognuno di essi il nome di un personaggio siciliano.
Sciacca (AG). I Cittadini, famiglie e vigili del fuoco in congedo hanno ripulito il qurtiere Seniazza.
Questi e tanti altri sono stati i comuni in cui giovani e meno giovani hanno deciso di rispondere all’appello lanciato dalla campagna “Si Resti Arrinesci”. Un appello rivolto a tutti coloro che hanno a cuore il posto in cui vivono, in cui sono nati e cresciuti, dove hanno messo le loro radici. L’obiettivo è quello riaffermare che sono le comunità a doversi prendere cura del luogo che abitano.
Per fermare l’emigrazione dalla Sicilia, per migliorare le condizioni in cui versa la nostra terra dobbiamo proteggerla e difenderla. Il mare, le spiagge, i parchi e i boschi, i monumenti e le riserve naturali sono delle risorse preziose che dobbiamo salvaguardare. Proteggere e prendersi cura della nostra terra e delle nostre città vuol dire prendersi cura delle nostre radici. Se le istituzioni non lo fanno, allora dobbiamo farlo noi. Questo è il presupposto principale per costruire le condizioni per restare. Se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno.