Sospensione del laboratorio analisi a Petralia. Sindaci in protesta.
Ieri, 25 febbraio, i sindaci di 9 Comuni delle Madonie (Petralia Soprana, Gangi, Geraci, Petralia Sottana, Bompietro, Alimena, Blufi, Castellana Sicula, Polizzi Generosa) hanno “occupato” la Sala Riunione, al 4° Piano dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana. Si dichiarano in protesta permanente.
Sono da ieri in protesta i Sindaci di alcuni Comuni madoniti per la decisione presa dall’Asp di Palermo di sospendere il laboratorio analisi dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana. Si sono, così, radunati nella Sala Riunioni dell’Ospedale per fare il punto della situazione.
La possibilità che il laboratorio passi da Unità operativa a semplice punto prelievi sarebbe solo l’ultimo dei tanti de-potenziamenti che l’Ospedale subisce negli ultimi anni. A fronte delle diverse interlocuzioni e dei vari incontri tra Sindaci e Azienda per richiedere l’attivazione di servizi aggiuntivi, a oggi continuano ad arrivare solo provvedimenti che tagliano servizi offerti dalla Struttura. Sotto attacco c’è, ancora una volta in Sicilia, il diritto alla salute pubblica.
I cittadini hanno già assistito alla cancellazione del reparto di ortopedia, specialità della quale non è stato mantenuto neanche il servizio, alla soppressione del punto nascita, decisione che aveva animato numerose manifestazioni popolari in passato, e subiscono quotidianamente gli effetti della carenza di personale medico, tecnico e paramedico nei vari reparti. La Struttura continua a perdere pezzi, nonostante sia punto di riferimento sanitario per i 27 mila abitanti delle Madonie; unico presidio ospedaliero in un vasto comprensorio montano penalizzato da difficoltà viarie e logistiche.
«Constatiamo che – si legge in una nota diffusa dagli amministratori – l’Ospedale di Petralia continua a perdere pezzi. Da ultimo, il laboratorio analisi che da Unità Operativa passerebbe a semplice punto prelievi. Tale ipotesi rischia di determinare l’ulteriore abbandono della struttura ospedaliera da parte degli utenti madoniti, sguarnendo ancora di più l’ospedale di personale medico e rendendolo sempre meno attrattivo per il personale chiamato a prendere servizio a Petralia».
I Sindaci protestano e rilanciano. Chiedono che il laboratorio di analisi venga mantenuto come tale, con adeguate risorse umane e possibilmente con nuove apparecchiature, che il Pronto Soccorso venga potenziato e ampliato nel numero di stanze a disposizione dei pazienti, che venga garantita la continuità del servizio H24 per le emergenze-urgenze di ginecologia- ostetricia.
«Si chiede soprattutto – concludono – di abbandonare la logica dei numeri, e di condividere le scelte sulla Sanità Pubblica con i Sindaci delle comunità interessate».