Elezioni in Galizia e Paesi Baschi: avanzano gli indipendentisti
Domenica 12 luglio si sono tenute le elezioni regionali in Galizia e nella Comunità Autonoma Basca. Scompare il partito di Pablo Iglesias, Podemos; ottimi risultati per gli indipendentisti.
Risultati elettorali in Galizia…
La destra nazionalista, guidata da Alberto Núñez Feijóo del PP (Partido Popular), per la quarta volta consecutiva ottiene la maggioranza assoluta con quasi il 48% di preferenze e 41 seggi su 75 totali. Segue il BNG (Bloque Nacionalista Galego), guidato da Ana Pontòn, con il 24,02%.
I due schieramenti superano così i socialisti – PSdeG-PSOE – che ottengono un magro 19,58%. Al quarto posto Podemos e i suoi alleati locali, uniti nella sigla Galicia en Común, che raggiungono solo il 3,97%, rimanendo fuori dall’assemblea regionale.
Il risultato è già molto esplicativo di per sé; ma vale comunque la pena di confrontarlo con i dati delle elezioni del 2016. Si registra un leggerissima flessione del PP che perde 51.494 voti e prende gli stessi seggi (41). Mentre il BNG ne guadagna ben 191.155 e arriva a 310mila preferenze. I seggi passano da 6 del 2016 a 19. Una crescita esponenziale che risente anche dei voti persi dall’area Podemos.
La tornata elettorale rileva, dunque, che il BNG è finalmente percepito come una credibile alternativa indipendentista in un territorio in cui storicamente questa opzione è guidata dal nazionalismo del PP.
…e nella Comunità Autonoma Basca
Il PNV (Partito Nacionalista Vasco) conferma la propria egemonia, ma perde 50.000 voti. I centristi guidati da Iñigo Urkullu sono passati da 28 a 31 seggi con l’1,71% di preferenze in più rispetto al 2016.
Si afferma la coalizione indipendentista EH-Bildu (Euskal Herria, Bildu) che passa da 18 a 22 seggi con più del 27% – nel 2016 arrivò al 21.04%; un sostanziale incremento di circa 25mila voti.
Anche nella Comunità Autonoma Basca Podemos perde terreno, nonostante si trovasse in coalizione con Izquierda Unida e alcune sigle locali. Da 11 seggi del 2016 passa a sei.
Entra nell’assemblea regionale, con un solo seggio, il partito fascista spagnolo Vox, che registra una rimonta: dallo 0.07% al 2%.
Le forze nazionaliste e indipendentiste (PNV e EH-Bildu) insieme raggiungerebbero la maggioranza delle preferenze. Ma non ci sono le condizioni per una coalizione di governo. Si riconfermerà, quindi, la coalizione PNV (39,13%) e PSOE (13,65%).
L’astensionismo
Nella CAB, passa dal 37,56% del 2016 al 47,14%. Aumenta nei quartieri popolari, diminuisce nei quartieri ricchi. In Galizia invece, rispetto al 2016, l’astensione è diminuita dal 46.37% al 41,12%.
In conclusione
Nonostante la tenuta dei partiti storici in entrambe le regioni, l’opzione indipendentista cresce e, rispetto al 2016, raccoglie molti più consensi. Si conferma e consolida così una tendenza che in Europa ha coinvolto Corsica, Scozia, Irlanda del Nord, Irlanda e Catalogna.
La risposta alle imposizioni dello Stato-centrale è la rottura dell’unità statuale per affermare l’autogoverno dei territori. I popoli rivendicano l’indipendenza nelle piazze e, sempre di più, all’interno delle urne.