Suicidio nel carcere di Barcellona PG. Il sesto dal 2015
Ieri mattina un ragazzo di 24 anni, palermitano, si è impiccato nella sua cella. Era sottoposto a sorveglianza a vista.
Di nuovo al centro dell’attenzione la Casa Circondariale di Barcellona P.G.. Ancora un suicidio nell’ottavo reparto, quello di salute mentale, che resta dell’ex Ospedale psichiatrico giudiziario. Il sesto suicido dal 2015. Il ragazzo è stato trovato morto nella sua cella alle 7.40 di ieri.
La situazione all’interno del reparto è abbastanza complicata. Prima del suicidio, infatti, sono stati molteplici i casi di violenza e alcuni sono avvenuti proprio nel fine settimana scorso. Aggressioni ad agenti di polizia e tentativi di incendio. Piccoli, ma significativi avvenimenti che sembrano essere all’ordine del giorno. Episodi che segnalano la forte insofferenza dei detenuti per le condizioni in cui si trovano.
Condizioni precarie di un reparto che non dovrebbe neppure trovarsi in quella struttura. Un reparto che conta un numero di morti elevatissimo se rapportato al numero complessivo di detenuti (200) nella struttura e nell’insieme delle carceri siciliane (6.400).
Solo dopo gli avvenimenti estivi che hanno coinvolto numerose carceri dell’Isola, compreso quello di Barcellona P.G., si è tornati a parlare del problema. Serve che avvenga qualcosa di clamoroso per prendere parola, come il suicidio di un ragazzo. A parte i minimi casi specifici, un silenzio assordante continua a coprire questo contesto della nostra società. Un silenzio che prima o poi dovrà essere rotto.