Da San Mauro Castelverde a Cesarò: un cammino sulle orme dei briganti.

Da San Mauro Castelverde a Cesarò: un cammino sulle orme dei briganti.

Dall’1 al 4 novembre da San Mauro Castelverde, paese nel Parco delle Madonie, inizierà “Il sentiero dei briganti siciliani”. Il cammino, lungo ottanta chilometri, articolato in quattro giorni e tre pernottamenti, si concluderà a Cesarò, nel cuore del Parco dei Nebrodi. Un evento, questo, pensato per far conoscere e ripercorrere le antiche vie e le trazzere utilizzate dai briganti nel periodo postunitario in Sicilia.
Siamo nella seconda metà dell’Ottocento quando l’orientamento autonomista e anti-borbonico del popolo siciliano, già ampiamente dimostrato con i moti rivoluzionari del 1820 e del 1848 contro il regime di Francesco II, trova nuova possibilità di mostrarsi con l’arrivo dei Mille di Garibaldi (maggio 1860), accolti dai siciliani con grande entusiasmo. L’esercito garibaldino subito sconfigge le truppe borboniche in diverse battaglie e la Sicilia, conquistata per intero, è pronta per l’annessione al Piemonte. Il 21 ottobre del 1860 si svolge il Plebiscito delle province siciliane e la Sicilia viene ufficialmente annessa al Regno d’Italia.
Se per i partiti liberali ciò sancisce la vittoria, per il popolo siciliano è l’inizio di una nuova grande ondata di rivolte. Braccianti e contadini si rendono presto conto che la promessa di Garibaldi di una ridistribuzione delle terre non verrà mantenuta e che i latifondi finiranno in mano ai ricchi e ai ‘galantuomini’. Per i più poveri, invece, il nuovo ordinamento ha preparato nuove pesanti imposte (come quella sul sale e quella sul macinato) e il servizio di leva obbligatorio. In un mondo contadino come quello siciliano, togliere giovani braccia alla terra costituiva un grosso problema e una rilevante fonte di disagio. L’entusiasmo iniziale comincia, così, a trasformarsi in piena ostilità verso tutto ciò che sa di piemontese; si diffonde un comune senso di insofferenza verso chi ormai si comporta da invasore e cresce sempre di più il desiderio di rivolta. Tutto questo esplode, nella sua forma più acuta e concreta, nel fenomeno del brigantaggio.
briganti_san_mauroContadini, renitenti alla leva, giovani senza occupazione, organizzati in bande, scendono da inaccessibili rifugi sulle montagne e occupano terre, rubano, saccheggiano, ammazzano, seminando terrore. Tra le bande organizzate più note in Sicilia ci sono sicuramente quella di Alberto Riggio nell’agrigentino, di Placido Botta e Angelo Scarpa nel catanese, di Turriciano ad Alcamo e Partinico e quella maurina di Biagio Valvo. Quest’ultima fu una delle bande più spietate che in quegli incuteva maggiore timore in tutta la Sicilia (soprattutto sui Nebrodi) e, costituita nel 1870 a San Mauro Castelverde, fu una delle ultime a sciogliersi dopo la cosiddetta “disfatta di Cesarò”.
In realtà quello del banditismo non è un fenomeno ristretto a questo periodo, ma è una delle forme più primitive di protesta sociale organizzata. I briganti sono spesso banalmente associati a semplici malviventi; si identifica il bandito come colui che ha commesso qualcosa di ‘criminale’, ma la definizione stessa di ‘criminale’ non viene data dalla coscienza popolare del luogo, ma dallo Stato, il quale può, in virtù di ciò, intervenire. L’intervento, però, non è mai mirato a eliminare le cause sociali del brigantaggio (miseria, fame, bisogno di terra) ma si manifesta sempre con l’invio dell’esercito per reprime la rivolta.
I briganti siciliani sono spiriti liberi che lottano contro l’invasore che aveva imposto le proprie leggi al popolo, incurante delle sue esigenze. Volevano una Sicilia libera, non assoggettata a nessun padrone, e per questo si diedero alla macchia segnando la storia dell’isola di quegli anni. Storia che non può essere dimenticata e che viene riproposta ai viaggiatori che decideranno di percorre a novembre il sentiero dei briganti. Durante il percorso saranno narrati molti avvenimenti legati alla banda maurina e attraversando le loro vie, scoprendo i loro nascondigli, sarà possibile ascoltare la storia dei briganti di San Mauro, dalla formazione del gruppo alla disfatta di Cesarò.

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