Vertenza Picchettini: «Cancelleri si occupi di noi»
Ieri pomeriggio i lavoratori della Cooperativa Rinascita Picchettini dei cantieri navali di Palermo, si sono radunati al porto per ottenere un incontro con il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, giunto per incontrare il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pasqualino Monti.
La Cooperativa, da sei mesi, è stata esclusa dalle commesse di lavoro Fincantieri. Dopo decenni di attività all’interno dei cantieri navali, gli operai della cooperativa si sono ritrovati senza lavoro. Hanno chiesto, dunque, a Cancelleri di occuparsi della vicenda.
Per la riassunzione
Insieme agli operai della Coop. Rinascita Picchettini, ieri al porto di Palermo c’erano anche gli operai della ex Keller, seguiti dal sindacalista Stefano Battaglia.
La tenacia e la determinazione dei lavoratori hanno permesso di incontrare un esponente del governo nazionale, attirare ancora di più l’attenzione sulle loro vertenze e fare pressione affinché si trovino soluzioni concrete per il futuro occupazionale dei lavoratori.
«Siamo qui per parlare del nostro disagio e fare sapere alle istituzioni come si sta comportando Fincantieri nei nostri confronti» – afferma Vincenzo Pirrotta, lavoratore della cooperativa. E continua: «Noi chiediamo a Giancarlo Cancelleri di intervenire in Ficantieri affinché si risolva questo problema, evitando una ingiustizia che stiamo subendo da oltre sei mesi».
Il Sottosegretario Cancelleri ha accolto le istanze degli operai – un primo passo verso la risoluzione di un problema che oggi sta colpendo parecchie famiglie palermitane.
La vertenza
La vicenda che riguarda i lavoratori della Coop. Rinascita Picchettini è molto particolare e delicata. A maggio 2020, sulla base di una inchiesta della DDA – Direzione Distrettuale Antimafia – la Cooperativa Rinascita Picchettini dei cantieri navali di Palermo è stata colpita da una interdittiva antimafia. Il 22 giugno dello stesso anno, la Prefettura di Palermo emanava un provvedimento amministrativo contro la cooperativa, che ne bloccava di fatto l’attività lavorativa.
La cooperativa, attraverso il rappresentante legale, fece ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che respinse il provvedimento prefettizio.
Successivamente, anche la Corte di Cassazione, visti tutti gli atti, sentenziò l’illeggittimità dei provvedimenti adottati. Nonostante questo, Fincantieri ha revocato tutti i contratti, cancellando le commesse di lavoro in atto e impedendo l’ingresso in Cantiere dei lavoratori. Tutto questo in un momento davvero difficile, di crisi e incertezza dettata dall’emergenza pandemica. Dopo ben 46 anni di servizio all’interno della Cooperativa, i lavoratori si appellano anche alla politica e continuano a lottare per ottenere la riassunzione.